PHOTO 2020 04 25 15 27 00

gravinalife   Pc agli alunni: la didattica a distanza della Savio-Fiore

 Riflessioni della dirigente scolastica Antonella Accettura

Si vede un piccolo spiraglio di luce in fondo al tunnel dell'emergenza sanitaria. Anche se certezze, in quest'epoca di coronavirus, ce ne sono poche. Nessuno può realmente azzardare pronostici sui tempi di normalizzazione, ma solo programmare in base a proiezioni statistiche, fedeli, se si rispettano le regole.  

Tra le poche certezze c'è l'e-learning che ha investito il mondo della scuola proiettandolo, suo malgrado, nel terzo millennio. Tutte le resistenze e tutti i limiti di una didattica tradizionale sono stati spazzati via dalla furia della pandemia che ha costretto la scuola a farsi trovare pronta per garantire il diritto all'istruzione. Un passo a cui sia gli insegnanti che gli alunni non erano di certo preparati e che presenta il conto di tutte le sue criticità: dalla mancanza di una formazione specifica per i docenti, alla inadeguatezza dell'internet casalingo; dalla precarietà delle connessioni con reti sovraccariche, all'incapacità degli alunni e delle loro famiglie a gestire il lavoro online.Le scuole si sono dovute attrezzare, i docenti hanno dovuto rivedere il proprio modo di insegnare, rimodulandosi alle nuove esigenze della didattica a distanza. Non solo diritto all'istruzione per tutti, ma anche diritto allo studio per chi vive in contesti di disagio economico, acuito dalla crisi causata dal virus, che si traduce nella possibilità di avere a disposizione tablet o pc per seguire le lezioni. Per questo anche a Gravina gli istituti scolastici di ogni ordine e grado hanno provveduto ad organizzare la didattica a distanza, andando anche incontro alle esigenze dei nuclei familiari che non versano in buone condizioni economiche, facendo arrivare dispositivi informatici presso le case degli alunni. Tra queste anche il circolo didattico "Savio Fiore", che ha svuotato le proprie strutture dei notebook in dotazione alla scuola per consegnarli agli alunni più bisognosi. "Si tratta solo di una prima fase in cui sono stati recuperati i portatili presenti in laboratorio e sono stati consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta; in precedenza il Consiglio di Circolo aveva autorizzato la pubblicazione di un bando specifico. Una fase successiva prevede un'ulteriore integrazione di queste consegne con un'altra ventina di postazioni che verranno acquistate mediante fondi specifici che l'istituto scolastico ha cercato di destinare a questa iniziativa"- ha spiegato la dirigente scolastica del circolo didattico, Antonella Accettura che poi continua- "Questo gesto ci permette di garantire il diritto all'istruzione agli alunni in difficoltà interessati dalla Didattica a Distanza e nel contempo segna una scuola che è sempre più punto di riferimento per le famiglie del territorio. Un ringraziamento lo rivolgo anche ai miei docenti, attori e partecipi in questo contesto difficile, che con il loro lavoro straordinario, spesso, sono tramite e mediatori tra l'ente culturale per eccellenza ed il territorio". Secondo la dirigente della Savio Fiore oggi è il tempo di riflettere ed essere operativi. Questa emergenza rappresenta una grande opportunità per una svolta significativa della scuola. La pedagogia si interroga sul salto evolutivo da percorrere per la didattica, che non si liquida con la risoluzione dei problemi tecnici o sull'adeguatezza delle piattaforme, ma considera il quadro generale che va rivisto a livello formativo e metodologico, "proiettando i docente verso una didattica sempre più razionale ed innovativa". Insomma, bisogna trovare la forza per trasformare un problema in una risorsa: messaggio che la Savio- Fiore non ha avuto difficoltà a recepire perché parte integrante del proprio Dna.

 

    

21/04/2020 La scuola vicina ai ragazzi e alle famiglie

Circolo didattico “Savio Fiore”, Gravina in Puglia – Comunicato Stampa.

Il computer a casa agli alunni in difficoltà, questo potrebbe essere il sommario titolo di una delle iniziative che il Circolo didattico “Savio Fiore” di Gravina ha messo in campo nella nella sua battaglia al Covid-19 con la Didattica a Distanza. Più in profondità, invece, è evidente come sia iniziata per tutti i docenti di questa scuola una nuova era che li catapulterà in uno scenario ben più complesso.In questi giorni, è stata la Protezione Civile di Gravina a dare una mano ai docenti della scuola consegnando casa per casa una trentina di notebook messi a disposizione di alcune famiglie in difficoltà. Si tratta solo di una prima fase in cui sono stati recuperati i portatili presenti in laboratorio e sono stati consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta; in precedenza il Consiglio di Circolo aveva autorizzato la pubblicazione di un bando specifico. Una fase successiva prevede una ulteriore integrazione di queste consegne con un’altra ventina di postazioni che verranno acquistate mediante fondi specifici che l’istituto scolastico ha cercato di destinare a questa iniziativa. “Innanzitutto rivolgo il mio più sentito ringraziamento al responsabile del Servizio di Protezione Civile di Gravina, Maresciallo Lamuraglia, – dice la Dirigente scolastica  dr.ssa Accettura –  ed ai suoi volontari che hanno compiuto un gesto che si distingue per sensibilità istituzionale e personale, provvedendo alla individuale consegna di circa 30 computer, forniti in comodato d’uso dal Circolo “Savio Fiore”. Questo gesto ci permette di garantire il diritto all’istruzione agli alunni in difficoltà interessati dalla Didattica a Distanza e nel contempo segna una scuola che è sempre più punto di riferimento per le famiglie del territorio. Un ringraziamento lo rivolgo anche ai miei docenti, attori e partecipi in questo contesto difficile, che con il loro lavoro straordinario, spesso, sono tramite e mediatori tra l’ente culturale per eccellenza ed il territorio”. Sono stati gli stessi docenti, infatti, a raccogliere un centinaio di segnalazioni e richieste di necessità familiari, in un periodo non certo facile per loro, su cui si è addensata una mole di impegni logoranti senza alcuna formazione specifica e su piattaforme che non reggono il carico e la gestione di tanto lavoro. Inizialmente schede e compiti, le stesse che hanno mandato allo sbando diverse famiglie, ancora più impreparate a gestire l'emergenza. Oggi è il tempo di riflettere ed essere operativi. Tra le tante considerazioni che in questo periodo la scuola sta compiendo, un ruolo di primo piano lo ha meritato il diritto allo studio.La scarsa dimestichezza di alcune famiglie nei confronti dei computer, l’instabilità delle connessioni, i fraintendimenti tra docenti e famiglie, sono solo una parte delle ombre oggi rilevate e che si frappongono al diritto allo studio dei piccoli. Sono, però, ben poca cosa rispetto al fatto che non tutte le famiglie hanno un computer o un tablet e che ciò nell’era della didattica a distanza porta alla negazione del diritto allo studio. È questo il vero motivo che ha spinto la Dirigente scolastica del Circolo “Savio Fiore”, dr.ssa Antonella Accettura, e l’intero Collegio docenti, a compiere un primo passo verso le famiglie in difficoltà. Un primo, per l’appunto, perché la vivacità della scuola ha già portato a sottolineare, in altre sedi, quanto l’interazione post era digitale tra docenti ed alunni stia ulteriormente cambiando questo mondo dopo l’avvento della Didattica a Distanza. È un cambio che ha bisogno della presenza capillare di infrastrutture adeguate, ma è un mutamento che ora, partendo da una struttura neurocognitiva diversa tra chi insegna e chi apprende, coglie che la modalità docente deve trasformarsi. Nella Didattica a Distanza i tempi di attenzione sono molto più brevi dei 20/25 minuti in presenza e in questo frangente i docenti devono escogitare ogni sistema metodologico per mantenerla viva negli alunni. Compito non facile, a cui le nuove tecnologie danno una mano. Certo, la riflessione pedagogica in merito deve essere ancora metabolizzata, ma, forse, questo è il momento giusto per compierla. Non è sufficiente risolvere i problemi tecnici o ricevere suggerimenti sull’uso di piattaforme e programmazioni da ricalibrare, ora che le famiglie sono state raggiunte tutte, capillarmente, con una buona dotazione tecnologica, è evidente che la riflessione deve essere compiuta anche a livello formativo e metodologico e che la distribuzione di notebook sia solo un passo che sposta l’atteggiamento docente verso una didattica sempre più razionale ed innovativa.

                                                                                        ins. Francesco De Biasi